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venerdì 10 giugno 2011

L'universo che è in me.

Che cosa c'è in me che l'universo non contenga ?Che cosa è l'infinito se non quella vaghezza che mi prende,che ubriaca la mia esistenza.La nudità della materia che apre confini smarriti del tempo non è  nient'altro che la  fragilità del mio essere.Il principio che non ha storia.L'attesa di una fine che non ha principio.La morte che non vedi arrivare  perchè quando arriva più non ti appartiene.Il procedere per vie vuote piene soltanto di visioni che sconfinano nell'immensità.Il silenzio abissale senza appigli.Lo smagamento dell'esserci senza mai trovarsi.La passione dgli eventi che s'incrociano  in tumultuosi sconvolgimenti di fronte ai quali mi sento inutile ,insignificante..La luce accecante che si alterna con bui astrali .Colori inventati per l'occasione .Moti improvvisi che ti smagano.Questo è l'universo.Lamenti vani sono il mio contorno.appendici in decomposizione.Ruggenti spasimi di stelle in attesa della festa finale.Pianti infiniti che arricchiscono le sorgenti,dove la terra riempie silenziosamente le sue viscere prima di scoprirsi.Così i fiumi dell'animo umano.E come il bosco non presenta i suoi misteri specchiandosi  nell'universo .Sembianze così lontane venite a me perchè io non tarderò di venire a voi quando la luce mi coprirà di buio.Vento,tuoni,lampi, fuoco, tutto si rappresenta nell'immensa nullità  mia e sua.                           sc

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