il sipario.

Apro la finestra.Un mare di  neve!.Il cielo plumbeo toglie il respiro.Sommersi ..sommersi..!!!.tutto    sommerso.I rami piegano al peso  la loro superbia.Un  pettirosso, per nulla intimorito, sfida il mio sguardo: considerarlo fragile non è permesso.Cercare con  gli occhi una via d'uscita.Tutto inutile!. Sovrasta il silenzio!.       I tetti si uniscono alle strade.Il terrore,il terrore  di restare schiacciati  è pregnante.Il sudore è di ghiaccio Si sa che c'è. Si  spera che possa spuntare all'improvviso a rompere quel mistero,a riscaldarci.Nulla !!Così grande... così impotente, o forse complice.La  morsa della paura, impietosa, stringe, stritola tutto.Aiuto ..aiuto..! ..soffoco!!.Solo il bianco a rispondermi nella sua totale indifferenza.Poi,nella neve, le orme profonde , disperate della ricerca, della salvezza .Anch'io,pronto  a seguirle.

alienazione

Lungimirante il sogno.Seminascosta la pietra:aspetta di deflagare verso orizzonti sconosciuti.Sulla terra il topo, diffidente, annusa il suo buco.Il frutto maturo tonfa sull'erba che l'attende.Alato l'insetto si acquieta sul ciglio
del giunco, giocato dal vento: in silenzio, annusa l'ambiente.Non c'è faro per il nauta che prega la luna
ad  avvisargli  lo scoglio.L'orologio segna il passo.Il fuoco, nelle viscere, resta in attesa di dare spettacolo col suo travolgente furore.Le stelle lo sanno quanto c'è da aspettare ma sono pazienti Nessuno conosce il senso del gioco che fanno.Forse, ripetono il tempo.Allora conviene bagnarsi le dita in un ruscello,aspettando.
Il brivido che corre dietro la schiena è grande.Il sudore  imperla la fronte.Calarsi nel fosso,in silenzio.La serpe
  guarda sbigottita.Era meglio carezzare il fianco alla montagna.La calma dei fondali  accoglie ancora  la vita.
E' meglio  assaporare quest'aria fino a quando ci sarà, riempire i polmoni,  aspettando  il travaglio.
                                                                                                                              s.c.