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martedì 30 luglio 2013

L'incontro..

L'incontro.
Chi sei ? da dove vieni ?è la prima volta che t'incontro.Hai una storia da raccontarmi?  non mi sembri tanto felice! cosa ne pensi di questo incontro? ti è del tutto indifferente ?Eppure non posso fare a meno di osservarti, di pensare alla casualità del tuo braccio che sfiora il mio, senza conoscerti.Fermati ! non ci sarà un'altra occasione.La tua storia potrebbe essere la mia.Non mi ascolti  ! sembra che tu abbia fretta
di raggiungere qualcuno che ti sta a cuore ,di concludere un affare importante! Non ti servirà a nulla ! tutto ritornerà ad essere come prima se non peggio !Allora perchè non approfittare dell'incontro! potrei anche abbracciarti,consolarti e consolarmi..Anch'io mi porto un bel fardello dietro.Non mi ascolti ! sono tuo fratello
e vado in senso contrario al tuo sul marciapiede perchè il destino ha voluto così.Vedo che non t'interessa nulla di  me.Vedo che vai diritto per la tua strada.Allora perchè ti ho incontrato ? Siamo degli alieni.
Ormai era uscito dalla mia visione ,l'avevo alle spalle .Un altra figura , in fretta, prendeva il suo posto,identica alla prima  anzi, no, portava nella mano destra una borsa.   c.s.

giovedì 11 luglio 2013

a scuola d'innocenza.

"Mettete insieme tutti i bambini dell'universo in loro non vedreteche innocenza,dolcezza e timore ".(Dictionaire Philos.di Voltaire alla voce "mechant ".
E' proprio vero?  ho i miei dubbi .
Appoggiatevi sul muretto di un recinto di una scuola all'aperto dove giocano dei bambini osservandoli nei loro comportamenti si potrebbe arrivare ad una conclusione diversa da quella espressa da Voltaire.
C'è in fieri la società del domani.Si evidenziano comportamenti che sono in nuce dei grandi.
Sappiate quindi che avendo a che fare con i piccoli (figli ,nipoti,piccoli in genere)li plasmerete a vostra immagine per quanto possibile senza intaccare l'apparato genetico.Come si sia codificato in quella diabolica e contorta scaletta non so proprio dirvi ma penso che abbia molto a che fare con le necessità dei nostri antenati.La tanta decantata innocenza dei bambini io non l'ho osservata.C'è il bambino leader che dice cosa fare obbligando gli altri al gioco da lui preferito :il futuro leader politico o aziendale o sindacale ecc.comunque una persona che ha voglia di farsi ubbidire.C'è il bambino violento che aggredisce il compagno che si permette di contrastarlo :il futuro prevaricatore a qualsiasi costo ,il padre violento .il capo temuto e odiato.
C'è il bambino timido che si tiene in disparte, piegandosi quasi sempre alla  volontà degli altri  ma imprevedibile e pericoloso per eventuali esplosioni di ribellione ( i più efferati delitti sono avvenuti ad opera
di quest'ultimi da grandi.)Sono le bambine ancora una volta le più giudiziose: si prodigano a dare consigli,
ad avere il senso e la misura più dei maschietti di ogni cosa,a convincere del contrario.
Insomma ad osservarli dentro un recinto scolastico ci si rende conto di vedere la società del domani con tutti i pregi e difetti che ci sono connaturati. Altro che innocenza ! c.s.

venerdì 5 luglio 2013

L'idea che ho di voi.

A dire il vero non so se il mio scrivere sia una presunzione personale o una esigenza di comunicare.
Non lo so proprio.A pensarci bene tendo verso la prima ipotesi.L'estensione comunque del mio scrivere va oltre la mia pretesa se viene presa in considerazione da lettori.E' questo l'aspetto di cui voglio trattare.
Il pensiero fino a prova contraria è fatto di idee ma le idee non sono altro che immagini di cose conosciute.Nel mio blog mi rivolgo a persone che non conosco e nello stesso tempo me li prefiguro.
Mi rivolgo quindi ad un mondo che non è reale se non nella mia mente .Allora mi chiedo ,senza disturbare Platone o Aristotele (se la potrebbero prendere a male),chi possa aver stampato le vostre pseudo-immagini nel mio cervello.Cerco di darmi una spiegazione plausibile:esiste forse
un prototipo che, pezzo dopo pezzo, si è  costruito formando l'idea di una immagine, diremmo oggi,
nel database.Nelle religioni del mondo ogni popolo si è fatto un immagine (eccetto il popolo ebreo)
di un essere superiore senza conoscerlo a sua immagin e somiglianza.
Una cosa è certa: abbiamo fame di idee ,fame di conoscere meglio  per meglio conservarci.
Immagino la mia mente un campo di battaglia dove ogni idea cerca di spuntarla sull'altra.senza mai mettere da parte la perdente .
So di essere confuso di avere una immagine di cose passate nella mia testa ma a fare un quadro preciso di che cosa ci sia alla fine del mio pensiero e di chi lo muova,non lo so proprio.La vaga immagine di chi mi potrebbe leggere è di persone che non abbiano tanto da fare.
Non si preoccuperebbero di quanto io scriva un muratore ,un operaio,un medico con orari di lavoro ben definiti ,non i letterati o gli intellettuali ma pochi interessati alla curiosità.Ignoro perfino se le mie idee siano degne di essere lette ma come un pittore cerca i colori della sua ispirazione così anch'io cerco qualcosa.Non è dipeso da me l'entrata e l'uscita di queste idee .Non ne ho il controllo-
Per fare ancora un esempio sembra che come i giocatori di calcio entrano nello stadio giochino la loro partita senza conoscere  come potrebbe finire  dopo di che escono e finisce là.Così mi sembrano le idee che ho di voi.Non chiedetemi oltre perchè a pensarci ritornerei al punto di partenza : un naufrago in mezzo alla tempesta.               c.s.