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lunedì 26 marzo 2012

adolescenti sui muri

Proviamo a seguire i graffiti dello sconforto.

"Kome fai a non accorgerti del mio tormento...??  i miei okki  ti si perdono dietro....rakkoglili, te ne prego..!!. maledetto...!!
Starò sempre ad aspettarti ...;  mi sazia solo l'attesa del tuo incontro....!!  inferno del mio animo...!!
Annego ..... nel tuo egoismo...!!xkè ...xkè...valgo - del pallone che calci ?? "Kome sostituirti al sonno"".

Dovunque, sui muri, la sua presenza,la sua inconsolabile testimonianza,il suo profondo scoramento;
Come si fa a non rispondere ad un amore così grande.E' vero ,spesso, anche "amor che a nullo amato amar perdona".
Purtroppo l'inchiostro sui muri non resiste al tempo,si scolora.
Come se non bastasse c'è l'abile mano di qualcuno  pagato per cancellare  una speranza
affidata trasgressivamente al muro.                                  c.s.                                                .

mercoledì 21 marzo 2012

la primavera

Baldanzoso e spavaldo il merlo,sta all'erta  sulla cresta delle zolle appena aperte dal vomere.Il verme, indifeso, straziato dal forte becco giallo, non fa in tempo a scivolare nel suo buco.
 Gli alberi sonnacchiosi gonfiano le gemme al risveglio.La lucertola incerta e timida raccoglie sulla calda pietra il suo vigore.Un vecchio,  al sole, affida  le spalle  al muro del suo casale rustico e aspetta...aspetta...senza farsi impensierire da  un nugolo di insetti  che si sposta a scatti sulla sua testa..Là in fondo al viale alberato si sente il sussulto di un motore che cupo scandisce il tempo rilasciando  venefici fumi che l'aria magnanima accoglie. In fondo alla valle le acque sinuose e morbide del fiume ora si concedono all'ansa ora corrono verso il precipizio.Il piccolo come il grande essere vivente si prepara all'evento.                                       C.S.

lunedì 19 marzo 2012

Dei numeri ,della qualità ,della coscienza.

La somma di due più due fa quattro ma che valore hanno i numeri ? Possono il due e il quattro aiutarci a distinguere ciò che è bene da ciò che è male?
Ricavare il filo da un così inestricabile groviglio di variabili o da un impasto così composito del nostro essere è alquanto arduo se non impossibile.Al lume della ragione, meccanicisticamente, tutto può avere un risultato.Calcoli su calcoli, l'uomo ha conquistato innumerevoli traguardi come arrivare a camminare sul nostro satellite;scoprire il computer che con la velocità dei suoi calcoli, ci ha permesso scoperte fino ad ieri impensabili.Si ha  comunque la netta sensazione che al Dio numero stiamo sacrificando le cose più semplici.Non si vogliono qui sminuire gli studi di cartesiana memoria(discorso sul metodo)che hanno fatto
 la storia del pensiero filosofico fino ai giorni nostri ma è giusto riprenderci ciò che ci appartiene : il bello,
il giusto,il buono,il semplice,il vero ,il cattivo ecc.nella loro essenzialità.  I numeri, con la loro certezza, ce li hanno fatto perdere.Per non parlare della coscienza .Non si  conosce la coscienza ad  un numero( vedi il denaro).
Più semplicemente si potrebbe affermare che la scienza serve e molto per far progredire ma non si va in  nessun posto se non si valuta il percorso  e non ci si guarda dentro per sapere almeno dove andiamo.   c.s.

venerdì 16 marzo 2012

la maschera

Guardo il mio viso allo specchio.Quante cose da scoprire! quanti solchi da seguire! una mappa in  fieri.
 Muscoli distesi : calma piatta interiore; muscoli contratti : acque agitate. Come negli ingranaggi di una macchina tutto  si adopera per determinare uno stato d'animo.Ogni cosa esegue  ordini senza discutere disponendosi in una frazione di secondo a  rappresentare:dolore,felicità,tristezza,angoscia,pazienza allegria ecc.Quale mirabile marchingegno!!quale mirabile sinfonia !!.tutto lavora in simbiosi: gli occhi ,le guance,il mento,le labbra,
le sopracciglia,la fronte,il naso.Una maschera che parla,che cambia  in continuazione i dettagli.Non vorrei trovarmi a dirigere il traffico dei "diavolicchi" che nei loro corti circuiti chimici determinano le combinazioni.
Un dubbio mi assale!
Recitiamo una parte ???                                                           s.c.

mercoledì 14 marzo 2012

Experimentum

Difficile dire quando il tutto è cominciato e quando finirà.Non percepisco  il tempo. Lo spettacolo è
da sballo.Il senso di dominio.Gli occhi non hanno mai visto nulla di simile.Posso io, tanto piccolo, avere un posto in questa immensità attraversata? occupare uno spazio ? pensare? emozionarmi?
C'è qualcosa che mi sta osservando.Dall'oblò del mio essere non intendo le sue intenzioni.Sento che sono sotto il suo controllo.Mi vince .Mi avvince.Non controllo più la mia  volontà.La linea su cui viaggio si curva .Pur nella diversità mi pare di avere le stesse sensazioni.Mi dissolvo in una vaghezza che mi contamina.Poi lentamente mi ricompongo.Tutto mi è estraneo.Come le acque alla pietra in uno stagno mi fanno spazio in un moto indifferente.Cullato dall'infinità degli elementi più non mi riconosco.
Una mano decisa mi prende dalla buca di un biliardo e mi rimette in gioco.Corro senza ostacoli sul piano, scontrandomi,  respinto dalle sponde .Scivolo in silenzio, sicuro di avere davanti dei birilli.Poi di nuovo il buio.                                                                                  
                                                                                        s.c.
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