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martedì 2 aprile 2013

Piove sul bagnato

La città ,si sa,è piena di movimenti,di luci ,di ombre  .Tutto ha un senso anche se è difficile orientarsi quando la necessità spinge.Tutto  sembra funzionare  per gli addetti al lavoro:Resta poco per gli altri. La curiosità
comunque la fa da padrone .Guardi a destra guardi a manca, lo smarrimento ti prende.
In verità i segnali per non perderti ci sono.Le insegne lampeggiano,le icone ti guidano ma non stanno al passo con i tempi.Tutto è stato costruito e scritto per il futuro e già appartengono al passato.
Le vecchie cabine telefoniche (per es.)sono diventate veri e propri monumenti della città.Tristi simboli
di un'epoca che brucia le tappe di un progresso(forse) in fieri.Potrebbero servire ad un passante che vuole ripararsi dalla pioggia ma nessuno più pensa all'utilizzo di  questi simulacri per l'unico scopo per cui sono state ideate e programmate.
Non finisce qui.
Non per colpa nostra saremo costretti ad imparare un'altra lingua come l'inglese perchè dobbiamo sapere cosa ci riserva una scritta all'esterno di una casa come  "Internet point".
Ancora non abbiamo fatto i conti con oscuri detentori  di in potere su  meccanismi di una stupefacente invenzione (di cui non possiamo fare più a meno),
che senza accorgercene ci  ha messo su un binario il cui deragliamento può determinare catastrofiche situazioni di nuova schiavitù fino a questo momento impensabili.
Contro chi combatteremo nella donchisciottesca impresa di liberazione ??
Nel frattempo si potrebbero modificare le storture esistenti come questa:
quando un transessuale si reca ad un bagno pubblico per i suoi bisogni  primari in quale bagno deve entrare ? in quella dei maschi o in quella delle femmine ??
Che ne pensate della giunta di una terza insegna con un terzo bagno  con sull'insegna una figura  mezza femmina e mezza maschio ?
Sarebbe un ricoscimento di un  diritto negato spesso  a quelle persone che tanti diritti non hanno. c.s.