Incomparabili opere di geniali artisti (espressione della superba creatività dell'uomo),sono ben conservati
in uno degli stati più piccoli del globo: il Vaticano.Questo piccolo ma potente Stato,mantenendo alto il prestigio del trono di Pietro,conserva in biblioteche inaccessibili ai comuni mortali i segreti del mondo(la sapienza).Le bellezze di questa "città proibita"richiamano alla memoria ben altri luoghi vietati alle masse ( quelle delle antiche dinastie cinesi);Le meraviglie delle tombe dei faraoni ( le Piramidi) non erano lasciate alla vista del popolo perchè avrebbero perso la loro sacralità (il faraone si portava nella tomba tutti quelli che ne custodivano i segreti);Il segreto di alcune scoperte scientifiche (la prima bomba atomica) hanno consegnato la vittoria immediata ad un popolo altrimenti sconfitto dell'avversario (Naghasaki ed Hiroshima);Nel campo dell'elettronica i segreti di Internet e dell teleomunicazioni sono tenuti ben nascosti nelle mani di pochi.
Qual è il denominatore comune di queste e tante altre storie : il segreto, il segreto nelle mani di pochi.
Il giorno in cui si dovrà abbandonare, per necessità, il nostro pianeta a pochi eletti sarà garantito di salvarsi
o sarà data loro la possibilità di andare a colonizzare altre terre segretamente scoperte in grado di riceverli.
Il segreto è bellezza ;La bellezza è divina ;il divino è potere;Il segreto è potere.
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venerdì 29 aprile 2011
martedì 26 aprile 2011
...anta.
Ascolta,ascolta tu che puoi e aspetti l'alba...Ora che al ritmo incalzante hai messo freno;
ora che" i custodi della casa "amici sono del vento; ora che"i gagliardi"cedono al peso;
ora che "le macine" non più serrate creano ponti nella fila;
ora che" i battenti" aprono finestre e la goccia cala dal naso;
ora che il cinguettio si fa sentire senza uccelli;...
"prima che si rompa il secchio e si spezzi la carrucola del pozzo e ritorni la polvere alla terra",
consegna e non alle ortiche l'aver visto e saputo sotto il sole tanto.
il virgolettato dall'Ecclesiaste(Bibbia)
ora che" i custodi della casa "amici sono del vento; ora che"i gagliardi"cedono al peso;
ora che "le macine" non più serrate creano ponti nella fila;
ora che" i battenti" aprono finestre e la goccia cala dal naso;
ora che il cinguettio si fa sentire senza uccelli;...
"prima che si rompa il secchio e si spezzi la carrucola del pozzo e ritorni la polvere alla terra",
consegna e non alle ortiche l'aver visto e saputo sotto il sole tanto.
il virgolettato dall'Ecclesiaste(Bibbia)
lunedì 25 aprile 2011
la gioia veniva da lontano.
La gioia veniva da lontano
Don Pitrino ,il postino, con un avviso delle Poste di colore giallo-senape.
.Era un pezzo di uomo che “ci volevano occhi per guardarlo”.Un uomo enorme,stanco di trascinarsi, con gli anni, per le case delle persone.Ligio sempre
al dovere nella consegna della posta.Imbacuccato, d’inverno, in un enorme pastrano cerato fornito dall’azienda PT che ne impediva i movimenti ,salvandolo, non so fino a che punto, dalla pioggia.Raramente bussava alla porta specialmente se c’erano degli scalini da fare. Poggiando il piede sul primo scalino, chiamava per nome.Sentire la sua voce era una gioia indescrivibile: certezza di novità,visione di mondi lontani,arrivo di piacevoli sorprese.Spesso nel vedere i suoi grossi piedi
a sghimbescio dirigersi verso casa mia gli correvo incontro non tanto per sollevarlo della sua fatica quanto per pregustare la sorpresa.<<C’è posta per me ?>> Quasi sempre colpivo nel segno.Mi consegnava di frequente o una lettera dai bordi tratteggiati con linee rosso-blu e una scritta all’angolo “air mail”
o un cartoncino giallo che avvisava di ritirare, al più presto, un pacco in giacenza
nella sede centrale delle Poste.La lettera conteneva quasi sempre dei verdoni inconfondibili ,
mentre il cartoncino era fonte di autentica felicità.Correvo da mia madre: < è un pacco >mi diceva. In una mirabile intesa ci preparavamo all’evento.Tuttora non riesco a capire perché parlasse di questo
fatto a bassa voce e mi consigliasse di non farlo conoscere agli altri.Immagino che avesse le sue
buone ragioni contenute, forse, in un nostro stato di indigenza da non far trapelare.L’ arrivo del pacco
secondo mia madre,era preceduto da segnali che si verificavano in casa: una farfalla, arrivata all’improvviso,
a svolazzare da una parte all’altra per poggiarsi vicino al camino,un grosso coleottero che tentava di entrare arrampicandosi sui veri della finestra ( porcellino di sant’Antonio) oppure i tizzoni della legna che giocavano nel camino con artifizi vari tali che facevano dire subito a mia madre <<è in arrivo !!>>..Quando aprivamo il pacco, il contenuto non era mai una delusione.Una mente distante ,oltre oceano,lontanamente apparentata con noi riusciva perfettamente a sapere di cosa avessimo bisogno.Vestiti adatti ai nostri corpi ,scarpe per i nostri piedi, lenzuola ,dolciumi,giocattoli ecc.
Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta ,tanta…Mia madre non c’è più ma io voglio dire a quella persona che non ho mai conosciuta, anch’essa sicuramente morta , grazie ,grazie per avermi fatto conoscere la felicità.
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