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venerdì 13 febbraio 2015

La gioia nel dare.......

Non c'è migliore predisposizione nelle persone di dare .......(la frase non è completa) dicevo di dare... consigli.Si è sempre felici quando ci capita.Ci sentiamo indispensabili, generosi e protagonisti ma fino a che punto lo siamo se dall'altra parte oltre ai consigli ci si stende la mano ? Allora sentiamo che la voce s'indebolisce ,che il piacere di esortare,di incitare di incoraggiare si sminuisce fino all'esclusione del coinvolgimento cercando quasi sempre una via di uscita che ci possa salvare. Eccovi due esempi tratti dai miei ricordi: Distesa sulla poltrona, nello studio di una psicanalista, una non più giovane signora si trova a raccontare la sua esagerata passione per un più che giovane conoscente.La sbandata è forte e dagli imprevedibili sviluppi. La dottoressa avvezza alle più strane storie dei suoi clienti tira fuori il suo armamentario di conoscenze e nel più completo e tranquillo spirito della sua professionalità si prodiga nelle raccomandazioni, nei suggerimenti del caso.E' contenta di dare il massimo. All'orecchio della cliente i consigli risultano risolutivi e convincenti fino al punto di riconoscersi nella giusta posizione di continuare la relazione col suo giovane amante.Quando la professionista viene a rendersi conto che la persona di cui si parla è quella del giovane figlio, tutto cambia.Dalla sua bocca le parole fanno fatica a venir fuori e i consigli fino a quel momento elargiti abbondantemente si prosciugano.Non c'è più tempo di tornare indietro.La mano della sua inconsapevole cliente resta stesa. secondo esempio: Un contadino, dal cervello fine, accortosi che le sue salsicce ,appese in cucina ,erano finite nella bocca di un cane cerca il proprietario per chiedere ed ottenere il risarcimento.Viene a sapere purtroppo che il padrone del cane è un uomo di legge e abbastanza spilorcio.Pensa di portarsi un compare, come testimone, e chiedere un consulto.Chiede all'avvocato : se uno viene derubato delle sue salsicce perchè un cane le ha mangiate ha diritto al risarcimento, conoscendone il proprietario? L'avvocato si spende nel rassicurarlo della ricompensa del danno .Si prodiga nel consigliarlo ma quando viene a sapere che il proprietario è lui senza perdersi di coraggio si dichiara pronto alla ricompensa lasciando nello sconcerto incredulo il contadino.La gioia del contadino purtroppo dura poco. Subito si traduce in rabbia quando l'avvocato gli presenta il conto del consulto che è molto al di sopra del risarcimento. c.s.

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