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lunedì 13 maggio 2013

Più che carco d'infamia si mostra a dito.

La casa era là con le sue pietre nude e scurite dal tempo, in mezzo ad un bosco di querce ma non era una vera casa piuttosto  un rudere .Abbandonata da tempo dai vecchi proprietari era stata rimediata dai nuovi inquilini alla meno peggio.Dormivano come bestie tutti in una sola stanza attigua ad una cucina annerita dal fumo e fatiscente.
La strada per arrivarci era impraticabile specialmente d'inverno.L'acqua usata era quella stagnante di un pozzo vicino. Non si sa come, ma era nato in quella casa Nicolino.Dormiva nella stessa stanza  insieme a due fratelli ed una sorella  con i. genitori.
All'improvviso lla tragedia :  Nicolino spara al padre e sfigura al viso la mdre, per sbaglio si dice, mentre maneggia un  fucile da caccia.
Nonostante tutte le perizie e le investigazioni giudiziarie non ci furono conseguenze penali
per Nicolino perchè minorenne.
Nicolino è diventato grande e quando attraversa la piazza viene indicato a dito come probabile assassino.
La croce che  si porta dietro è pesante.Nessuno si fida di lui.Alla ricerca di una compagna
per la vita si è visto sempre rifiutato a causa di un passato oscuro e poco raccomandabile.
La storia dei fatti che, appena sussurrata, cammina sotto sotto su Nicolino, è un'altra.La sorella sottoposta ad un  incestuoso rapporto dal padre viene scoperta dalla madre .In una scena di tragedia greca il fratello maggiore uccide il padre e per errore sfigura la madre mentre il padre si dibatte a terra in una pozza di sangue.Da quel mmomento ha  inizio il calvario di Nicolino. Il peso che si porta addosso l'ha costretto ad una vita di isolamento mandandolo   incontro ad una forte depressione.Dice di dormire poco la notte e vedere in sogno dei carabinieri che lo inseguono per ammanettarlo ma lui scappa  gridando :
non sono stato io,
non sono stato io ..!!! svegliandosi in un bagno di sudore.                                         c .s.

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