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mercoledì 2 ottobre 2013
Un barbiere d'altri tempi.
In Cappadocia,Turchia asiatica,in un paesino fuori dal tempo, nonostante il sole arrivi ad illuminarlo prima del nostro paese,io,turista per caso, alla ricerca
di un barbiere, con la barba trascurata da diversi giorni, causa la mancanza della schiuma sequestratami nei check-point degli aeroporti.Da ragazzo, leggendo a scuola l'Iliade di Omero mi capitava di estraniarmi completamente per andare a vivere insieme agli eroi troiani o greci, raccontati da quel grande poeta.Mi sembrava di rivivere una di quelle esperienze.
In piazza non c'era nessuna insegna che indicasse la presenza di un barbiere.Tramite gesti di una confusa mimica (mani che scendono a perpendicolo sulle guance)mi viene indicato un posto non molto lontano.Entro.Un tuffo nel passato.In un angolo ,due giovani, seduti all'angolo di un saloncino,sono iompegnati in una specie di gioco dell'oca.Una terza persona (il barbiere), mi viene incontro baciando il destino di avergli mandato in quel giorno
un cliente su cui applicare la tariffa pubblica rispecchiata nella tabella ufficiale dei prezzi, appesa alla parete, in bella vista.Due sedie, in ghisa scorticate nello smalto bianco, campeggiavano al centro della saletta .Una leva laterale, sporgente, alzava e abbassava il cliente secondo necessità.Le mosche erano padrone dell'ambiente:si vedevano camminare sugli specchi lasciando qua e là segni del loro passaggio. Strumenti da lavoro, sul ripiano in marmo, facevano bella mostra.In prima fila un taglia-peli del naso raccontava il possesso da parte del barbiere di strumenti all'avanguardia.Si osservi il riguardo nei confronti del cliente.
La lametta che era stata usata per clienti precedenti (non molti in verità) viene cambiata per essere usata sulla mia faccia.Lo spruzzo di un contenuto vagamente odoroso mi toglie il respiro mentre con la coda dell'occhio intravedo le dita che premono su una pompetta di gomma.La rasatura non è tra le migliori.Diversi segnetti sanguinolenti venivano subito cicatrizzate con una pietra di allume.L'abbassamento improvviso della poltrona dovuto alla calata della leva segnava la fine del servizio...con mio grande sollievo. c.s.
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