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domenica 6 ottobre 2013

il mio nome è Fratello

Il mio nome è Fratello. Non hanno più voce per gridare alle stelle.Le braccia sono rimaste alzate come quelle di Cristo in croce che invoca il Padre.Anche la speranza giace in fondo al mare .Le foto galleggiano gridando ai sepolti.Neppure le acque possono soffocare i ricordi.I lumi seppure fiochi delle anime si sono accese e giacciono là in fondo nell'oscurità .Anche i pesci sono perplessi nel guardare quei corpi.Ormai i corpi non hanno più bisogno di nascondersi. Sono nudi ritornati nel seno della madre.Le urla di tutti nella notte stellata riempiono il cielo. Non era più tempo di mangiare sabbia ,di dormire sulla terra battuta; Non era più tempo di comprimere paure nascoste .L'attesa era finita .Era tempo di fuggire ,di bagnarsi le labbra arse dal sole ,di sorridere con i denti in bocca.C'erano da mettere in conto le ultime violenze ma il faro nel porto della dignità umana li aspettava. Tutti con le lacrime agli occhi li avrebbero lasciati andare. I rimasti avrebbero pensato è giusto che vadano..Adesso i sopravvissuti avranno un peso da portarsi dietro :il ricordo terribile piangendo quelli meno fortunati.Dicono: ce l'abbiamo fatta ma a quale prezzo! Baciano le mani di quei poveri pescatori che l'hanno strappati al mare come pesci pescati.Rispetto per questa gente del mare che non si è curata del protocollo. Anch'essi però piangono per non aver potuto fare di più."Erano nostri fratelli,"dicono..... c.s.

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