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sabato 14 aprile 2012

Alveari.

Capita sempre più spesso incontrare gruppi di giovanissimi nei luoghi più disparati delle città.
Come vengano scelti questi posti è difficile dire.Vi convergono da ogni direzione  come api verso il miele o
come acque chete verso il fiume dopo la pioggia.

Indispensabili:  uno spazio per il pallone;dei muretti su cui appoggiarsi;degli scalini su cui sedersi;delle pareti
su cui scrivere o inviare messaggi.

Chi sono:  primule di bosco;gemme apicali;teneri virgulti;dolci illusioni;boccioli di rosa;sogni vaganti.

Atteggiamenti: ronzano nello spiazzo.Truccate, le ragazze, da mani inesperte;
carichi, gli occhi di rimmel per ciglia a raggierae di ombretto in viso, a nascondere il pudore;
bocche scarlatte di rosso che trasborda;
maschere innocenti ...ansiose di rubare l'età matura al tempo;
vivi di muscoli, i ragazzi, con creste di gallo da corteggiamento per  capelli, irrigidite dal gel ;
spavalderie finte; scatti improvvisi; mezze natiche affidate ai sellini delle motorette mentre
lui/lei sta di  fronte.Sigarette, tra indice e pollice, consumate e consegnate all'aria con sbuffi ;
teste "non so che fare" piegate sui cellulari alla ricerca di novità da comunicare ; prorompente desiderio
di affermarsi; spietati nelle scelte : l'altro/a mi guarda..... non mi interessa..;o lui/lei.....o nessuno/a.

Linguaggio:   parole ...parole, al di sopra delle righe,  quasi sempre insufficienti a colmare cuori straripanti
di amore.

Permanenti introspezioni: "sono al centro dell'attenzione ?qualcuno/a si accorge di me ?e  lui/lei,
cosa pensa in questo momento?  sarà offeso/a  per quello che ho detto?

Desideri nascosti da riportare a casa per  essere rimossi ,per essere meditati mentre l'inerte e triste quotidianità aleggia per la stanza.                                             s.c.                                    



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