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venerdì 5 luglio 2013

L'idea che ho di voi.

A dire il vero non so se il mio scrivere sia una presunzione personale o una esigenza di comunicare.
Non lo so proprio.A pensarci bene tendo verso la prima ipotesi.L'estensione comunque del mio scrivere va oltre la mia pretesa se viene presa in considerazione da lettori.E' questo l'aspetto di cui voglio trattare.
Il pensiero fino a prova contraria è fatto di idee ma le idee non sono altro che immagini di cose conosciute.Nel mio blog mi rivolgo a persone che non conosco e nello stesso tempo me li prefiguro.
Mi rivolgo quindi ad un mondo che non è reale se non nella mia mente .Allora mi chiedo ,senza disturbare Platone o Aristotele (se la potrebbero prendere a male),chi possa aver stampato le vostre pseudo-immagini nel mio cervello.Cerco di darmi una spiegazione plausibile:esiste forse
un prototipo che, pezzo dopo pezzo, si è  costruito formando l'idea di una immagine, diremmo oggi,
nel database.Nelle religioni del mondo ogni popolo si è fatto un immagine (eccetto il popolo ebreo)
di un essere superiore senza conoscerlo a sua immagin e somiglianza.
Una cosa è certa: abbiamo fame di idee ,fame di conoscere meglio  per meglio conservarci.
Immagino la mia mente un campo di battaglia dove ogni idea cerca di spuntarla sull'altra.senza mai mettere da parte la perdente .
So di essere confuso di avere una immagine di cose passate nella mia testa ma a fare un quadro preciso di che cosa ci sia alla fine del mio pensiero e di chi lo muova,non lo so proprio.La vaga immagine di chi mi potrebbe leggere è di persone che non abbiano tanto da fare.
Non si preoccuperebbero di quanto io scriva un muratore ,un operaio,un medico con orari di lavoro ben definiti ,non i letterati o gli intellettuali ma pochi interessati alla curiosità.Ignoro perfino se le mie idee siano degne di essere lette ma come un pittore cerca i colori della sua ispirazione così anch'io cerco qualcosa.Non è dipeso da me l'entrata e l'uscita di queste idee .Non ne ho il controllo-
Per fare ancora un esempio sembra che come i giocatori di calcio entrano nello stadio giochino la loro partita senza conoscere  come potrebbe finire  dopo di che escono e finisce là.Così mi sembrano le idee che ho di voi.Non chiedetemi oltre perchè a pensarci ritornerei al punto di partenza : un naufrago in mezzo alla tempesta.               c.s.

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