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mercoledì 12 giugno 2013

Il tribunale..

Il viaggio non fu lungo ma seminato di ostacoli.Attraversare un fiume che gorgoglia ,senza sapere nuotare e sfrecciare l'aria senza saper volare non sono cose da poco.
Comunque sia ,senza più la ragione a sostenerlo,senza volerlo , si trovò al cospetto di figure dentro camici bianchi in aperto contrasto con il nero dei loro corpi che non avevano niente di umano .
 Il loro compito appariva quello di distribuire i nuovi arrivati in due diverse direzioni.Parlavano tra di loro ma più che parlare emettevano suoni gutturali piuttosto sinistri e incomprensibili.Quando arrivò il suo turno fece non pochi sforzi per capire che cosa stesse succedendo ma nessuno
fu in grado di spiegargli che cosa si volesse da lui e che cosa doveva fare.In definitiva il fatto di non comprendersi aumentava la tensione generale producendo come risultato smorfie nei visi delle figure dietro al bancone collocate là, a quanto sembrava, per giudicare. .Non si capivano ;Parlavano altre lingua.Inutile per il malcapitato scusarsi di non capire.Non passò comunque molto tempo che cominciò a farsi strada nella sua mente una certa insofferenza simile  alla paura se non al terrore .
A pensarci bene aveva studito molte lingue ma quella del tribunale gli era completamente sconosciuta.Continuò a dare in smanie e gridare le sue ragioni ma quelli imperterriti proseguirono
nel loro lavoro sempre più infastiditi ed annoiati.Poi sollevato di forza da due energumeni venne spinto nsieme ad altri stralunati  verso un rogo  di fumi e fiamme che si intravedeva all'orizzonte di un cielo plumbeo dall'aria sempre piu irrespirabile che sapeva di carne bruciata.               c.s.

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