Post più popolari

sabato 8 settembre 2012

l'anima della memoria.

Il loculo al cimitero guardava su un versante che correva a valle attraversata da un viottolo.I ferri degli zoccoli del mulo in movimento, data  la stagione calda, evitando i ciottoli, si adagiavano in un tonfo di polvere.Lo spazio dove l'avevano collocato non era grande e dominava la vallata .Nulla gli impediva da quella posizione di ricorrere alla memoria, di pensare come là in fondo si fosse  consumata all'improvviso una vita, folgorata dalle pallottole di un fucile nascosto tra le pieghe dei cespugli.Si vedeva ancora là in fondo ritornare a casa  tranquillo,ignaro completamente, di lì a poco, cosa sarebbe successo.Un lampo,due, tre lampi   a squarciare il silenzio della sera .Si vide cadere dal mulo nella polvere senza potere gridare perdono al Signore. insieme all'animale che, colpito anch'esso a morte .scalciava per l'aria.Prima di dare l'anima a Dio intravide un'ombra uscire dall'oscurità e avvicinarsi a lui per il colpo finale.Restarono soli nella notte senza che nessuno s'interessasse a loro..All'alba fu dato l'allarme.
Dentro quell'abitacolo, la memoria dell'anima passava in rassegna quegli attimi per potere identificare l'assassino.Si chiedeva cosa  avesse potuto fare in vita di tanto grave da  suscitare tanto odio.Non riusciva a capacitarsi .Poi si ricordò della cognata .della nottata passata
 in campagna mentre il marito era in paese.,di come, quasi nuda, si fosse presentata all'improvviso nel suo letto cedendo alla bestia sessuale.Non avrebbe voluto !!si giocava al fuoco in famiglia.Era sempre la sorella della moglie e per giunta sposata.Non era stata mai tranquilla ma nessuno lasciava intravedere un simile comportamento..Fatto sta che i sensi per quella notte ebbero il sopravvento.Tutto si consumò nel fuoco di una nottata perchè l'indomani tutto poteva cominciare alla luce del sole  senza che nessuno ne sapesse niente.
Non fu così .Il cielo toccato con le mani aveva lasciato il segno e non mancarono altre occasioni senza potersi rifiutarsi alla cognata ,ritornata alla carica..Doveva in qualche modo interrompere quel corto circuito.Il pericolo che si correva era superiore al godimento che se ne traeva..Cercò in tutti i modi di farglielo capire ..niente!! era come posseduta dal demonio del sesso.Avvenne anzi quello che non si aspettava e che non credeva possibile potesse succedere.La cognata rifiutata confidò al marito dei desideri incontrollati  del cognato.L'odio covava in silenzio e si aspettava la soluzione finale che non tardò a venire.
Adesso gli appariva tutto chiaro..Il corpo della cognata giaceva due posti più sotto, nella tomba di famiglia.senza dargli tregua.Come poteva starsene tranquilla  accanto al posto del marito? Quello ,poverino, pensava di aver vendicato un torto subito .I baffetti della fotografia sulla lapide sembravano dire :
a me non la si fa.                      c.s.

Nessun commento:

Posta un commento