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domenica 3 febbraio 2013

Montecassino:i morti non mentono.

Se  qualcuno desiderasse sentire la voce dei morti dovrebbe fare una visita al cimitero dei Polacchi a Montecassino FR, luogo  di giovani vite stroncate durante la seconda guerra mondiale.D'estate,
una giornata qualunque ,una visita per caso al monastero .Al cimitero si accede superando un cancello che
ti introduce in  un lungo viale, in mezzo al bosco.Cammini nel silenzio .La sensazione è che non sei solo.Oltre al cri -cri dei grilli avverti qualcosa di impalpabile,di assolutamente vicino che ti fa sudare freddo.Avverti la presenza di tante anime ,le grida disperate dei corpi dilaniati che ti chiedono aiuto ma che tu non puoi dare  perchè il tutto è solo nella  mente.Sono tutti giovanissimi .Vorresti parlare con loro; chiedere se i vivi sono diversi  dai morti .Dove sono i loro parenti, per poterli andare a trovare e confortarli   per il  tempo atteso.Assicurarli del riposo e della pace dei figli  anche se non è così .In effetti non li sento  affatto tranquilli :  vagano irrequieti; tormentati dalla caduta delle illusioni di una vita non vissuta,di gioie mancate,di amore non dato, di inutile impegno soffocato dal sangue versato..Si agitano,si accalcano,si aggrovigliano attorno a me, avverto quasi il loro fiato ,sento la disperazione nei loro comportamenti.Poi all'improvviso vedo uno che si stacca dalla folla, giovanissimo ,dal viso triste, ancora in divisa sporca di sangue che con passo lento e misurato,mi viene incontro.Tu che sei vivo -mi dice - porta questo messaggio ai miei  tanto lontani che aspettano ancora che io ritorni.Dì loro di non disperare perchè  quando arriverà il loro momento li andrò
a consolare  nelle loro tombe.Sento la mia testa   abbassarsi  in un convinto  consenso.Ma io sono vivo?          c.s.

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