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lunedì 14 gennaio 2013

Girotondo (poesia).

Girotondo
Ora che la ghianda che dal guscio il vento stacca
ad imprimere il segno nella turgida terra,
ora che la dura roccia apre pareti
perchè l'acqua vi scorra dentro,
ora che il raggio trapassa la nube vergine e la scioglie,
ora che la carne separata aspetta di ricongiungersi in spasmodico delirio
arriva il senno, rotto dal mistero che non gli dà tregua.
Allora ritorna il fulmine a sguarciare la cupola ,
a rompere il silenzio il lamento
ed una voce antica  a chiedermi chi sono.  c.s.

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