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lunedì 19 marzo 2012

Dei numeri ,della qualità ,della coscienza.

La somma di due più due fa quattro ma che valore hanno i numeri ? Possono il due e il quattro aiutarci a distinguere ciò che è bene da ciò che è male?
Ricavare il filo da un così inestricabile groviglio di variabili o da un impasto così composito del nostro essere è alquanto arduo se non impossibile.Al lume della ragione, meccanicisticamente, tutto può avere un risultato.Calcoli su calcoli, l'uomo ha conquistato innumerevoli traguardi come arrivare a camminare sul nostro satellite;scoprire il computer che con la velocità dei suoi calcoli, ci ha permesso scoperte fino ad ieri impensabili.Si ha  comunque la netta sensazione che al Dio numero stiamo sacrificando le cose più semplici.Non si vogliono qui sminuire gli studi di cartesiana memoria(discorso sul metodo)che hanno fatto
 la storia del pensiero filosofico fino ai giorni nostri ma è giusto riprenderci ciò che ci appartiene : il bello,
il giusto,il buono,il semplice,il vero ,il cattivo ecc.nella loro essenzialità.  I numeri, con la loro certezza, ce li hanno fatto perdere.Per non parlare della coscienza .Non si  conosce la coscienza ad  un numero( vedi il denaro).
Più semplicemente si potrebbe affermare che la scienza serve e molto per far progredire ma non si va in  nessun posto se non si valuta il percorso  e non ci si guarda dentro per sapere almeno dove andiamo.   c.s.

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